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Riflessioni sull'insegnamento

  Corrono tempi alquanto peculiari nell'ambiente universitario. Bisogna premettere, doverosamente, che l'accademia italiana è stata a lungo un territorio vetero-feudale, cioè governato in larga misura dall'operato dei singoli docenti. Per essere concreti, tutti abbiamo sentito parlare dei famigerati professori "che non promuovevano nessuno", o di quelli che "passavano tutti al primo appello." In queso senso, i corsi di laurea avevano una trama comune piuttosto sfilacciata. Oggi tutto sta cambiando, e piuttosto velocemente. Dall'alto (nel senso di: governo, Europa, Mondo, Universo) arrivano pressanti richieste di trasparenza e omogeneità. Se un docente del 1985 poteva permettersi di insegnare praticamente ciò che voleva all'interno dei suoi corsi (con qualche vincolo, ma non troppo stringente), oggi si respira un'aria di regolamentazione sempre più forte. Questa regolamentazione non tocca, almeno in prima battuta, i contenuti degli insegnament

Editing creativo

Questa storia non è frutto di immaginazione.

Ricevo le bozze di un mio articolo, accettato per la pubblicazione dall'American Institute of Physics. Il file contiene alcune osservazioni alle quali devo dare una risposta. In una di queste, il segretario editoriale propone di sostituire la frase "In the next section we will prove" con "In Section VI we will prove". Peccato che la sezione VI sia quella dei ringraziamenti. Ma in fondo è solo una svista. Poi arrivo alla seguente osservazione:

Q11: Refs. 19-30 in the bibliography were not cited in the article. Therefore, we have cited them after "Of course" on page 14. Please check if this is fine, or point out where Refs. 19-30 should be cited.

La prima reazione è stata quella di mettermi a ridere: avete mai visto un segretario editoriale che decide dove citare i lavori della bibliografia? E che, soprattutto, decide di citarli in un punto a caso del manoscritto?

Deciso a mettere le cose a posto, leggo le istruzioni: è consentito solo annotare a margine il file allegato. Per modifiche più importanti, sarà richiesto un altro responso dei referee. Quindi, per citare i lavori bibliografici in modo minimamente sensato, dovrei ricominciare tutta la procedura da capo, poiché è evidente che non potrei mai inserire tutto in una nota a margine.

E quindi? E quindi, alla malora! Il mio articolo conterrà dodici riferimenti bibliografici ad cacchium. E meno male che il creativo segretario editoriale non ha pensato di modificare anche le equazioni e i teoremi.

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